“Le nostre radici affondano nel camminare. In un mondo globalizzato, in cui tutto viaggia alla velocità della luce, abbiamo il bisogno di scoprire la sapienza della lentezza. È la lentezza che ci permette di ricollocarci al di là del costante bombardamento di immagini che subiamo.” Sèbastien de Fooz, autore del libro A piedi a Gerusalemme, un libro che fa nascere il desiderio di mettersi in cammino.
Negli ultimi anni noi del CAI di Foggia abbiamo iniziato una ricerca che è una riscoperta delle nostre radici e un ritrovare i percorsi, religiosi e laici, che solcavano il nostro territorio. Come scrive in un bel saggio David Le Breton Il mondo a piedi (Feltrinelli 2001) camminare è “ attività antropologica per eccellenza”, che accende il desiderio di capire, di posizionarsi nella trama complessa del mondo, contro la rapidità che permea ogni aspetto delle nostre esistenze.
Il Cammino
La riscoperta delle vie di pellegrinaggio, la loro grande frequentazione ( si pensi alle migliaia di pellegrini che frequentano ogni anno tappe del Cammino di Santiago ) non è un fatto casuale, ma risponde ad una serie di esigenze dell’uomo contemporaneo che, senza rinunciare alla tecnologia e al progresso scientifico, cerca di colmare dei vuoti della sua spiritualità, laica o religiosa che sia.
Il pellegrinaggio è stato un fenomeno complesso e diffuso, che ha inciso profondamente nello sviluppo storico-sociale nell’Europa medievale. È un rito presente in quasi tutte le Religioni, specialmente orientali, che il Cristianesimo ha assimilato come viaggio di purificazione....