* solitamente le prime volte e' meglio farsi accompagnare da qualcuno esperto; non commettere l’errore di sganciare il moschettone dal cavo prima di aver agganciato il successivo oltre il chiodo.
* non vi e' una regola assoluta ed obbligatoria ma è buona norma percorrere la ferrata sempre in salita.
*molto spesso il primo tratto della ferrata (in particolare l'attacco) e' volutamente di maggior impegno rispetto al resto della via per permettere all'escursionista di valutare al più presto le proprie capacità.
*attenzione in caso di basse temperature, le attrezzature metalliche potrebbero risultare gelate o quantomeno scivolose e trasformarsi da "sicurezze" a "pericoli".
* può capitare che la linea di salita della via sia verticale rispetto all'attacco,in questo caso risulta piu' sicuro sostare,per mettere l'imbrago,alcuni metri prima dell'attacco stesso in modo tale da non trovarsi sulla traiettoria di caduta di detriti mossi da escursionisti già in parete
*prima di passare i moschettoni al chiodo successivo e' necessario verificare che il tratto stesso non sia impegnato da un altro escursionista.
*e' molto meno faticoso progredire il piu' possibile sfruttando gli appigli/appoggi naturali della parete piuttosto che "tirarsi" unicamente al cavo con le braccia. In ogni caso lavora bene con i piedi, posizionali su buoni appoggi, scarica su di loro il peso ed usali per la progressione:le gambe sono molto più forti delle braccia che dovrebbero invece servire unicamente per l'equilibrio.
*e' utile un rinvio da tenere sull'imbrago in vita, per attaccarsi al cavo su tratti orizzontali,"lasciarsi andare" sull'imbrago e riposarsi rilassando le braccia dopo qualche tratto faticoso. Ovviamente bisogna sempre lasciare agganciato al cavo almeno uno dei 2 cordini.
*utile l'uso di guanti per proteggersi le mani (i cavi possono ferire), guanti magari tagliati in modo da lasciare libere le estremità delle dita. e' importante controllare dopo ogni escursione l'intero equipaggiamento.
*ricordati il casco!! |