Percorso ad anello con partenza dal centro storico di Mattinata. Ci si inoltra per il Corso principale del paese per poi deviare in discesa, imboccando una stradina asfaltata che, serpeggiando tra ulivi e aranci, porta all’attacco di un’antica mulattiera. Questo vecchio tratturo sale su roccia e single track, tra muretti a secco delimitanti proprietà private, panorami bellissimi su Mattinata e la costa del Gargano. Senza molta fatica si guadagna la cima di Monte Saraceno, passando attraverso la Porta Daunia, ingresso dell’omonima Necropoli protostorica risalente a più di 2500 anni fa. Attraverso questo incredibile sito archeologico, un museo all’aria aperta, sospeso tra cielo e mare, giunti ai ruderi della vecchia Torre Saracena a picco sulla costa, inizia una discesa molto ripida che si affaccia direttamente sul mare. Facile la prima parte, tecnica e ripida la parte centrale. L’ultimo tratto particolarmente scivoloso ci condurrà alla Spiaggia di Mattinata, isolata e silenziosa in questo periodo. Lasciata la spiaggia si passa sull’altro versante della baia, per poi risalire il crinale nella macchia mediterranea fino a località “principe” quota 200 m. Si riprende la discesa rapida attraverso un tratturo che porta al Frantoio alle porte di Mattinata . Si prosegue su asfalto fino all’ingresso del paese. Percorso non troppo impegnativo per il dislivello (500 m), anche se il terreno in alcuni tratti risulta fortemente accidentato. Si sconsiglia a persone poco allenate o che abbiano problemi di vertigine. Si tratta comunque di uno dei percorsi culturalmente più interessanti e paesaggisticamente più belli dell’intero promontorio.
Lungo il percorso
Nel percorre la vecchia mulattiera, in leggera salita, tra muretti a secco delimitanti proprietà private, si incontrano alberi di ulivo, aranci, roverella e carpino nero, particolari sia per le dimensioni che per la forma. Qui, in primavera, è facile ammirare le numerose orchidee selvatiche che caratterizzano il Gargano ed in modo particolare il territorio di Mattinata.
Mattinata: paradiso di orchidee
Nel Gargano, ci sono circa 2500 specie di piante da scoprire e rispettare. La cittadina di Mattinata è diventata una meta sempre più ambita dagli amanti della natura. Tutto il territorio regala scenari da sogno, ma al di là del paesaggio, ci sono tesori naturali che attirano studiosi ed appassionati da tutto il mondo: sono le Orchidee spontanee: circa 90 specie, uniche nel mondo vegetale. Più ricercate e
fotografate sono quelle appartenenti al genere Ophrys che imitano per forma e colori gli insetti impollinatori, un espediente per la sopravvivenza e la conservazione della specie.
CONDIZIONI FISICHE: A ciascuno dei partecipanti viene richiesta buona preparazione fisica e senso di responsabilità.
Caratteristiche storiche
I Dauni, la loro civiltà, il culto dei morti.
I Dauni sono un antico popolo vissuto nella Puglia settentrionale tra il X e il IV secolo A.C. (Età del ferro). Qui si sviluppò la loro civiltà le cui origini sono piene di mistero e suggestione. Verso la fine secondo millennio a.C. in diverse ondate migratorie, approdarono in Italia, gli Japigi, popolazione di origine illirica (attuale Albania). Alcuni di essi si stabilirono nelle terre site tra la Puglia settentrionale e l’area molisana circoscritta dai fiumi Biferno e Ofanto. Mescolandosi alle genti locali questi diedero vita alla civiltà dei Dauni, dedita alla pastorizia e all’agricoltura, all’artigianato sia del ferro che della ceramica, senza dimenticare lo spiccato culto dei morti. I Dauni risentirono meno dell’influenza della Magna Grecia che dominava il Mediterraneo tra il VIII e VII secolo A.C., rimanendo sostanzialmente indipendenti culturalmente e politicamente, fino all’epoca romana. Una caratteristica di notevole interesse della civiltà daunia è costituita dalle stele daunie: grandi lastre rettangolari in pietra calcarea, interamente scolpite e infisse verticalmente nel terreno.
Interessanti i due video sulla Daunia e sulla produzione artistica dei Dauni, seguire i due link seguenti.
https://www.youtube.com/watch?v=f4ALrDkkW-Y
https:/ /www.youtube.com/watch?v=JweI2eqf7zc
La necropoli
La necropoli-santuario di Monte Saraceno conserva le più mirabili testimonianze del culto dei morti dei Dauni. In passato in quest’area sorgeva un abitato, probabilmente protetto da un fossato; all’esterno una vasta area destinata a necropoli. Il tappeto di sepolture si sviluppa dalla cima del monte e scende lungo tutto il pendio fino al mare. Sono tombe scavate direttamente nel banco calcareo, a sezione trapezoidale, di dimensioni differenti tra di loro