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Un percorso escursionistico, un trekking da percorrere zaino in spalla, che non toccherà le cime delle montagne, ma il cuore e l’anima della nostra Italia”.
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Sentiero Italia | |
Sentiero Italia in Puglia | |
Sentiero Italia in Capitanata |
SENTIERO ITALIA - Oltre 7.000 Km. di grande bellezza |
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“Con il progetto Sentiero Italia abbiamo un sogno, quello di unire l’Italia intera in un grande abbraccio, attraverso la percorrenza a piedi degli straordinari territori che il nostro Paese è in grado di offrire non appena si abbandona la strada asfaltata”. Il Presidente generale CAI Vincenzo Torti. |
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Sentiero Italia è uno dei percorsi escursionistici più lunghi del mondo: oltre 7000 chilometri.Il Sentiero Italia Cai si identifica nella segnaletica che lo traccia, uniformata da cartelli segnavia colorati di rosso-bianco-rosso. Le sezioni del Club Alpino Italiano sono al lavoro per valorizzare i tratti di loro competenza. Si tratta di circa 400 tappe che uniscono le Alpi agli Appennini, utilizzando per lo più alcune grandi vie sentieristiche già pre-esistenti: la Grande Traversata delle Alpi in Piemonte, lunga circa 1000 km; l’Alta Via dei Monti Liguri in Liguria (44 tappe per oltre 400 km); le 28 tappe della Grande Escursione Appenninica in Toscana e in Emilia Romagna (425 chilometri); e il Sentiero del Brigante in Calabria, con le sue nove tappe (120 km di lunghezza).
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Sentiero Italia in Puglia |
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Il tratto Pugliese del Sentiero Italia CAI si sviluppa nella prima parte da Nord a Sud, lungo l’Appennino Dauno. Arrivando dal Molise tocca i borghi di San Marco Lacatola, Alberona, Faeto, Orsara, Accadia, Candela. Da qui entra in Basilicata e ne attraversa il lembo più settentrionale con tre tappe, Melfi, Rapolla, Venosa. |
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mappe - escursioni a piedi | https://hiking.waymarkedtrails.org/#?map=9!41.0457!16.206 |
mappe - sentiero italia | https://mappasentieroitalia.cai.it/#/main/explore?map=8.97,15.9837,40.9183 |
Sentiero Italia in Capitanata |
Il tratto Nord del Sentiero Italia in Puglia scorre lungo i monti Dauni, il cui paesaggio è caratterizzato da aree collinari dai dolci profili, alternate a zone più aspre con pendenze più elevate e frequenti variazioni orografiche. Dalle alture svettano masserie fortificate, castelli e fortezze, intorno a cui si sviluppano i piccoli centri abitati che si affacciano sul fondovalle. Abitata dai Dauni, popolo dedito alla pastorizia e all’agricoltura di probabile origine illirica, che a partire dal VII secolo A.C. sin dalla fine del secondo millennio avanti Cristo, vissero grosso modo in un territorio coincidente con l’odierna Capitanata.
Il punto di partenza è la zona di San Marco la Catola da dove attraverso tracce di sentiero, mulattiere e carrarecce si giunge a Monte Sambuco (928 m.) Oggi l’area riveste una notevole importanza: per tali motivi è stata riconosciuta Sito d’Importanza Comunitaria (SIC “Monte Sambuco – IT9110035). Lungo il tragitto si incrocia il tratturo Regio Castel di Sangro-Lucera sul quale per secoli è avvenuta la transumanza del bestiame dalla Capitanata all’Abruzzo e viceversa.
Il percorso prosegue discendendo lungo sentieri immersi nel verde dei boschi dove con un po’ di fortuna si può avvistare il lupo appenninico che sta ripopolando l’ambiente. Si arriva infine ad Alberona, dove è prevista una sosta per rifocillarsi e riposare. La storia di Alberona, borgo medievale circondato da boschi rigogliosi si intreccia con la storia dei templari e dei Cavalieri di Malta.
Da Alberona si parte alla volta del Monte Pagliarone con splendida vista sul Tavoliere, Adriatico e isole Tremiti. Lungo il percorso si estendono diverse pale eoliche che oramai caratterizzano questo territorio. Proseguendo si arriva sul Monte Cornacchia, il più alto rilievo della Puglia raggiungendo i 1151 metri di altitudine sul livello del mare. È un vero e proprio balcone dal quale si può ammirare, con cielo limpido, l’intero Tavoliere, il mare Adriatico, Il Gargano e dalla parte opposta il Matese, la Maiella ed il Gran sasso. Dal monte Cornacchia si raggiunge il rifugio Casonetto, il primo rifugio Cai Puglia.
Nel proseguire verso Faeto, ci si inoltra nel cuore verde di un bosco di faggi e cerri.
Lasciata Orsara di Puglia si prosegue verso Accadia. |