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Difficoltà: | T/E (Turistico/Escursionistico) | |
Dislivello: | 400 m (- +) | |
Quota minima: | 250 m (Caserma Caritate) | |
Durata: | 6,5 ore circa A/R | |
Lunghezza: | 16 km circa (percorso ad anello) | |
Tempo di percorrenza stradale: | 1,5 ore circa | |
Colazione: | da portare | |
Acqua: | si consiglia di portare almeno 1,5 litri | |
Viaggio di trasferimento: | con mezzi propri | |
Appuntamento: | ore 07.50 di fronte al Caffè dell’Alba, partenza ore 08.00 |
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Responsabili: Caterina Forcella (347.1760766) – Roberto Lavanna (338.4768024). | ||
Previsioni meteo: comunicate il venerdì precedente la partenza in sede. | ||
Attrezzatura necessaria: scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati). | ||
L’escursione è riservata ai soci CAI, saranno prese in considerazione le iscrizioni dei non soci solo se resteranno posti disponibili. | ||
Per i non soci: assicurazione obbligatoria pari a € 8,00. | ||
Percorso stradale (88 km): SS 89 per Manfredonia fino al bivio per San Giovanni Rotondo quindi strada 45bis fino a San Giovanni Rotondo, poi SS 272 verso Monte Sant’Angelo fino al bivio per la Foresta Umbra, quindi SP 52b direzione Vico del Gargano fino al Rifugio Sfilzi. |
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PROGRAMMA: DESCRIZIONE DEL TERRITORIO E DEL PERCORSO La Foresta Umbra, posta quasi al centro del Gargano, è un mosaico di specie botaniche in cui dominano esemplari arborei di faggio, cerro, tasso, leccio, carpino, ciliegio, abete e castagno dalla monumentale statura. Il sottobosco, ricco di felci, biancospino, agrifoglio e pungitopo, in primavera si colora della fioritura di orchidee, anemoni, ciclamini, viole e ranuncoli. Sul terreno, sotto una coperta di foglie, spuntano in autunno i funghi: porcini, mazze di tamburo, ovuli, galletti dal colore di paglia, russule, i velenosi amanita muscaria ed i mortali amanita falloide. L’intera foresta si estende, nel suo insieme da un’altitudine di circa 300 metri agli 832 metri di Monte Iacotenente. Il percorso parte dal Rifugio Sfilzi (650 m), già Caserma Forestale, dove in prossimità dell’edificio troviamo l’attacco del sentiero che scende leggermente verso località Casalini (519 m Sentiero 1 Carta Parco) quindi si entra nella Riserva Integrale Sfilzi in un sentiero chiuso da staccionate in legno e si arriva, in ripida discesa, a Fontana Sfilzi, si esce poi dalla Riserva Integrale Sfilzi e quindi (Sentiero 2 Carta Parco), il percorso si snoda lungo una vecchia strada di servizio della forestale e corre sempre all’ombra e al riparo della vegetazione arborea, con presenza di tratti in piano e discesa fino alla Caserma Caritate (250 m). Itinerario interamente forestale che non offre punti panoramici di particolare interesse, ma che si snoda attraverso un ambiente arboreo bellissimo, composto da due piani vegetazionali, quello del Faggio nella parte alta e quello del Cerro nella sua parte terminale. Ritorno in salita, tutto su strada forestale, direttamente verso il Rifugio Sfilzi senza attraversare la Riserva Integrale (Sentiero 2 Carta Parco). Nella Riserva Integrale Sfilzi c’è l’unica sorgente permanente montana del Gargano, Fontana Sfilzi, caratteristica per la sua originale costruzione e per la presenza del tritone italico. Fontana di Sfilzi risalente almeno alla fine del ‘700, la data esatta di costruzione si legge incisa in una pietra posta al centro della stessa ossia 1796, è costituita da una serie di rientranze nella roccia da cui sorge l’acqua che viene convogliata in una vasca sottostante. In questa vasca si può notare la presenza di un anfibio della famiglia Salamandridae, comunemente noto come Tritone. Rigogliosa è la presenza della Felce, specie protetta del Parco Nazionale del Gargano. La Caserma Caritate risalente alla fine dell’800, è una struttura appartenente inizialmente alla Famiglia Forqet, nel 1919 è stata acquistata dalla ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali (ASFD). Ammirando questa grande Villa immersa all'interno del Parco Nazionale del Gargano, si intuisce la bellezza e la maestosità che all’epoca doveva possedere questa residenza. Si possono distinguere tra le varie costruzioni: un primo stabile probabilmente destinato a magazzino o cantina; la Villa, costituita da una torre circolare, che sicuramente doveva essere adibita a zona notte e da una parte rettangolare; una piccionaia sempre circolare; una piccola costruzione con forno a legna; una piccola casa forse utilizzata dalla servitù; una stalla. Nella zona sottostante si possono notare dei terrazzamenti, in cui probabilmente c’era il giardino e l’orto di famiglia.
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Scheda Tecnica | ||
Autocertificazione | ||
Note operative |
A V V E R T E N Z E • Il percorso si sviluppa tutto all’interno dell’area protetta del Parco del Gargano, quindi è indispensabile la massima cura per l’ambiente e i luoghi visitati. • Si consiglia di fare una nutriente colazione e portare con sé il pranzo-merenda a sacco oltre al rifornimento d’acqua sufficiente per uso personale. • Si consiglia l’uso di un abbigliamento confortevole per trekking, tenendo conto che le temperature potrebbero essere più rigide in presenza di vento e cielo coperto. • È indispensabile essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all'escursione. • In caso di avverse condizioni meteo l’escursione potrà subire variazioni in base alle valutazioni degli organizzatori e delle guide-accompagnatori. Il percorso potrebbe essere modificato per sopravvenute esigenze organizzative. • Ulteriori informazioni saranno comunicate per tempo sino al giorno prima della partenza per l’escursione |