Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Domenica 7 novembre 2021 - MONTE VULTURE - BASILICATA (CIRCUITO)

 

Difficoltà:   E (escursionistico)
Quota massima: 1.280 metri (Monte Vulture)
Dislivello:   630 mt.
Durata A/R:   5 ore circa (escluso soste)
Lunghezza:   12 km
Percorso in auto: 70 km (andata)
Acqua:   si consiglia di portare almeno 1,0 lt: non è possibile rifornirsi lungo il percorso.
Appuntamento:  

ore 7.30 davanti al Liceo Scientifico “A.Volta”-Partenza: ore 7.40 stesso luogo

Previsioni meteo:   comunicate il venerdì precedente la partenza in sede.
Attrezzatura necessaria:   scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati).
Per i non soci: assicurazione obbligatoria pari a € 12,00 (assicurazione fuori regione Puglia).

Tempi di percorrenza stradale: circa 60 minuti partendo da Foggia (andata). Viaggio di trasferimento con auto proprie

Responsabili: Renzo Infante (320.0151188)

Intorno alle ore 15.30 è previsto il ritorno alle proprie automobil

L’escursione è riservata ai soci CAI, saranno prese in considerazione le iscrizioni dei non soci solo se resteranno posti disponibili.

L’ISCRIZIONE VA FATTA IN SEDE CAI O TRAMITE MESSAGGIO WHATSAPP SUL CELLULARE DI RENZO INFANTE ENTRO LE ORE 21.00 DI VENERDÌ 05.11.2021

 
Come raggiungere il luogo di inizio del percorso da Foggia: prendere la Superstrada Foggia-Candela, quindi proseguire diritto per la SS 655 (Bradanica) per Potenza e percorrerla fino al bivio (a destra) per la SS 401 (Ofantina) che segue il corso del Fiume Ofanto, proseguire fino al bivio per i Laghi di Monticchio seguendone le indicazioni e arrivare all’Abbazia di San Michele.
DESCRIZIONE DEL TERRITORIO:
Il Vulture è un vulcano spento situato nella parte settentrionale della provincia di Potenza, in Basilicata. La montagna raggiunge i 1.326 m di altitudine. Vulcano isolato, il Vulture è stato attivo fino al Pleistocene superiore, ossia fino a circa 130.000 anni or sono, con lunghe fasi di quiescenza. Fenomeni vulcanici secondari si sono verificati anche in epoca contemporanea, fino al 1820. I versanti dell'edificio vulcanico sono interamente ricoperti da una fitta e rigogliosa vegetazione favorita dalla naturale fertilità dei terreni che si sviluppano da rocce vulcaniche. Immersi in uno scenario verdeggiante, a un'altitudine di circa 660 m s.l.m., si distendono i due laghi di Monticchio, tipici laghi vulcanici occupanti il principale cratere dell'edificio vulcanico esistente durante la sua fase finale di attività. Estesi e pregiati sono i boschi di castagno: Marroncino di Melfi D.O.P. è la denominazione protetta delle prelibate castagne che si producono in questi luoghi. Altri alberi sono Faggi, Querce, Conifere. Nella zona del Monte Vulture si estendono oltre 1.500 ettari di vitigno rosso Aglianico. L'Aglianico del Vulture è annoverato tra i migliori vini rossi d'Italia. Alle pendici sorgono numerosi stabilimenti per l'imbottigliamento dell'acqua minerale. L’Abbazia di San Michele è un edificio religioso la cui costruzione risale all'VIII secolo d.C., intorno ad una grotta abitata da monaci basiliani. Fu eretta su una grotta scavata nel tufo, nei pressi della quale sono stati ritrovati depositi votivi risalenti al IV-III secolo a.C. L'abbazia passò poi ai benedettini (che la abbandonarono nel 1456), ai cappuccini (che fondarono una biblioteca e un lanificio) e, nel 1782 all'ordine militare costantiniano, che ne fu proprietario fino al 1866. L'intero complesso è costituito da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di S. Michele. La Grotta dell'Angelo dedicata a S. Michele è adornata da affreschi risalenti alla metà dell'XI secolo ed era il luogo dove si riunivano in preghiera i monaci italo-greci che anticamente abitavano la zona.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

il percorso è ad anello. Dopo aver parcheggiato le macchine nei pressi dell’Abbazia di San Michele, si torna un poco indietro - a piedi in 10’ - su strada asfaltata, dopo i resti della stazione di partenza della vecchia funivia; si arriva all’imbocco del Sentiero dei Briganti a 740 m. di altitudine: una carrareccia che sale con una notevole pendenza, attraverso boschi di castagni poi faggi e conifere, fino a raggiungere la strada asfaltata che arriva da Rionero in Vulture, da qui – in circa 30’ - si arriva nei pressi del Rifugio del Monte Vulture (in gestione al CAI Melfi) a 1.280 m. slm, dove faremo la sosta pranzo; nella parte più alta non si può andare in quanto zona militare. Al ritorno, il sentiero si snoda sul versante della montagna verso la città di Melfi, con vista (verso nord) sul Gargano e le Murge (est), scende verso la località di Femmina Morta (1.017 m., versante verso i laghi, a sud), Fontana dei Piloni e termina a Fontana dei Faggi, da qui, il sentiero ripercorre per un breve tratto il sentiero iniziale di andata. Spettacolare il fogliame a terra, i ricci delle castagne in ogni dove, i colori dell’autunno, il bosco maestoso. Il bosco è abitato da una fauna stanziale fatta di volpi, lupi, cinghiali oltre a ricci e altri animali di piccola taglia quali ghiri, tassi, donnole e faine. Nell’avifauna spicca il nibbio reale che ha contribuito a far definire il Vulture “la montagna dei falchi”.

 
 

A V V E R T E N Z E
a) I direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche;

b) gli accompagnatori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati che potrebbero creare problemi a sé stessi e agli altri;

c) condizioni fisiche: a ciascuno dei partecipanti viene richiesta buona preparazione fisica e senso di responsabilità

 

 

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