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Scheda Tecnica |
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Difficoltà: |
E | |
Quota massima: | 965 m. (Monte Castellana) | |
Quota minima: | 675 m. (Convento di San Matteo) | |
Durata A/R: | 5 h circa (escluso soste) | |
Lunghezza: | 14,00 km | |
Pranzo: | a sacco | |
Acqua: | si consiglia di portare almeno 1,0 litro | |
Distanza da Foggia: |
tempo di percorrenza 45 minuti circa . Auto proprie | |
Attrezzatura necessaria: | scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati) | |
Equipaggiamento: | a cipolla |
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Per i non soci: | assicurazione obbligatoria pari a € 12,00. |
Autodichiarazione | ||
Note Operative partecipanti | ||
Scheda Tecnica |
Appuntamento: | ||
ore 8.15 di fronte al Caffè dell’Alba |
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Direttori CAI Foggia: | ||
Renzo Infante 320.0151188 - Roberto Lavanna 338.4768024 | ||
Condizioni fisiche: anche se il percorso è semplice e breve, si richiede esperienza e buon allenamento! |
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A V V E R T E N Z E a) I tempi di percorrenza sono calcolati in eccesso. b) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche. c) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati. d) I partecipanti sollevano i Direttori e la Sezione da qualsivoglia responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuti alla propria personale imperizia o alla mancata osservanza delle regole dell’andare in montagna.
DESCRIZIONEdel TERRITORIO: |
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estese aree interessate da una morfologia carsica di superficie rappresentata da pianori a doline di varie dimensioni, campi di pietre, campi carreggiati e diffusi affioramenti rocciosi (sull'altopiano di Monte Nero sì riscontra una delle più elevate concentrazioni di doline d'Italia. Si contano, infatti, fino a ottanta depressioni per chilometro quadrato); boschi misti di latifoglie eliofile, pinete di origine artificiale e pascoli d'altitudine, in questi habitat fioriscono il giglio di San Giovanni e varie specie dì orchidee. In primavera, percorrendo questi sentieri è facile osservare il volo della Poiana, del Gheppio in Spirito Santo, del Rigogolo, dell'Upupa e ascoltare il tambureggiare del Picchio verde e del Picchio rosso maggiore. Sui pianori carsici pietrosi nidificano il Culbianco, la Calandra e il raro Zigolo muciatto e sulle cime rocciose il rarissimo Codirossone. Da segnalare, altresì, l'esistenza di vecchi pagghjare e casupole in pietrame, alcune in discreto stato di conservazione, circondate dai tipici muretti a secco. In queste strutture abbandonate è facile osservare la Civetta che spesso vi nidifica. La grotta di Monte Nero è ubicata nel bosco comunale Difesa S. Matteo sul versante meridionale del Monte Nero, 400 m a sud-ovest dalla vetta, alla sommità della Valle di Piscina Cutinelli; è chiusa da un cancello, in quanto adibita a laboratorio ipogeo di studio e ricerca, famosa la Santa messa nel giorno di Santo Stefano; lunga 400 m circa, è costituita da tre caverne che si susseguono l'uno all'altra, il fondo è in gran parte ingombro da grossolano sfasciume roccioso, da grossi massi calcarei staccatisi dalla volta, da limo argilloso e da accumuli di guano nerastro; non mancano concrezioni stalattitiche e stalagmitiche |
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Si parte dal piazzale del convento di San Matteo (675 m.) e si imbocca il canalone della Fajarama, l’unico vallone del Gargano meridionale ad ospitare una faggeta e lo si percorre sino alla piscina Treppiedi (863 m.). Lungo una comoda carrareccia si giunge al rudere della caserma Cutinelli e di qui si prosegue nel bosco di roverelle e cerri in direzione nord. Si svolta per un nuovo sentiero in direzione est e, dopo aver superato la statale si comincia a salire fino alla grotta di Monte Nero (965 m.). Si prosegue per un vecchio sentiero prima in direzione nord e poi si svolta verso sud est sul crinale di Monte Nero fino a giungere a Coppa La Pinta (900 m.). Di qui si raggiunge la cima di Monte Castellana (965 m.) con splendida vista sul Gargano a 360 gradi. Si ritorna verso Coppa la Pinta e si prosegue per comoda carrareccia in direzione di Monte Celano (871 m.) e di qui si imbocca, in ripida discesa la via del ritorno |
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