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Scheda Tecnica |
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Difficoltà: |
E E | |
Quota massima: | 1.684 m. (Lago Vivo) | |
Quota minima: | 1.081 m. (Barrea) | |
Durata A/R: | 5 h circa (escluso soste) | |
Lunghezza: | 11,5 km circa | |
Pranzo: | a sacco | |
Acqua: | si consiglia di portare almeno 1,0 litri: non è possibile rifornirsi lungo il percorso. | |
Tempo di percorrenza stradale: |
circa 3 ore da Foggia con soste (187 km con curve). Viaggio di trasferimento con auto proprie . Auto proprie | |
Attrezzatura necessaria: | scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati). | |
Per i non soci: | : assicurazione obbligatoria pari a € 12,00. |
Autodichiarazione | ||
Note Operative partecipanti | ||
Scheda Tecnica |
Appuntamento: | ||
sabato 7 maggio alle 15 di fronte al Liceo Scientifico Volta - Partenza: ore 15.15. Sono possibili accordi per partenze in altri orari, considerato che è prevista la cena a Villetta Barrea (Aq). |
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Direttori CAI Foggia: | ||
Andrea Bozza 320 968 0635 – Stefano Moretti 329 128 2149 | ||
Condizioni fisiche: il percorso è impervio in diversi punti. si richiede prudenza, buon allenamento e, se possibile poco rumore per poter avvistare animali. |
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A V V E R T E N Z E a) I tempi di percorrenza sono calcolati in eccesso. b) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche. c) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati. d) I partecipanti sollevano i Direttori e la Sezione da qualsivoglia responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuti alla propria personale imperizia o alla mancata osservanza delle regole dell’andare in montagna.
DESCRIZIONE del TERRITORIO |
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Il Parco Nazionale d'Abruzzo nasce istituzionalmente già dal 1917 per iniziativa della Federazione Pro-Montibus. Fu nel comune di Opi che il 2.10.1921 che, sotto la guida dello zoologo Ghigi e del botanico Pirotta, venne istituita la prima area protetta d'Italia affittando dal comune stesso 500 ha della Costa Camosciara, nucleo iniziale del Parco, situato nell'alta Val Fondillo. Il 25.11.1921 fu costituito l'Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo. Qui trovarono rifugio l’orso marsicano il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico ed altre specie altrettanto importanti. Il 9.9.1922, per iniziativa di un Direttorio Provvisorio presieduto dall'onorevole Sipari, parlamentare locale e autorevole fondatore del Parco, un'area di 12.000 ha ricadente nei comuni di Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de’ Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga, insieme a una zona marginale di 40.000 ha di Protezione Esterna, divenne Parco Nazionale, presso la Fontana di S. Rocco a Pescasseroli, dove resta una lapide corrosa dal tempo a ricordo del famoso evento, con la seguente iscrizione: "Il Parco nazionale d'Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX Sett. MCMXXII". Con Decreto Legge dell’11.1.1923 lo Stato italiano riconosceva ufficialmente l'istituzione. Orso marsicano, lupo e camoscio avevano abitato un'area molto più vasta comprendente quasi l'intero Appennino, ma il degrado degli habitat, procurato dall'eccessivo disboscamento e dalla diffusa antropizzazione, nonché la caccia indiscriminata, li aveva relegati nei luoghi più remoti e selvaggi. Proprio grazie al Parco questi luoghi conservano ancor oggi quei valori naturali e culturali della montagna tanto da ispirare altri territori a seguirne l'esempio. |
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Il Lago Vivo è uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Si tratta di un luogo di rara bellezza: un bel laghetto incastonato tra faggete sterminate ai piedi di alcune delle più selvagge montagne dell’intero Appennino. Si parte dal tornante sopra Barrea seguendo una sterrata dapprima in leggera salita e quindi in discesa fino quasi al fondo della valle dell’Inferno. In corrispondenza di un chiaro cartello segnaletico si abbandona la sterrata e si imbocca un evidente sentiero che risale lungamente a sinistra, dapprima nel fondo valle e quindi inerpicandosi sulla sinistra orografica, fino a raggiungere una piccola effige della Madonna delle Grazie (detta del Buon Passo). Dalla Madonna si prosegue lungo l’evidente sentiero meno ripido, fino ad uscire dal bosco e raggiungere, in breve, la conca del Lago Vivo. Lasciandosi il lago sulla destra, si piega verso Sud e si raggiunge la piacevole Fonte degli Uccelli oltre la quale si ricomincia a salire nel bosco fino a raggiungere un bivio sulla destra (che si ignora) e il punto più alto del percorso. Da qui si inizia una lunga traversata a mezza costa per aggirare “il Serrone” attraverso una splendida faggeta caratterizzata da imponenti manifestazioni carsiche. Quindi si segue il sentiero che regala splendidi scorci del Lago della Montagna Spaccata e scende dapprima lentamente e poi più deciso fino a raggiungere la S.S. Marsicana 83 poco a monte del tornante dal quale si è partiti che si raggiunge seguendola a sinistra. |
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