Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Escursione 28 maggio - Foresta Umbra - Baccone – Caserma Murgia – Laghetto d’Umbra

 

Scheda Tecnica

 

  Autodichiarazione
  Note Operative partecipanti
  Scheda Tecnica

 

 

Partenza Area sosta Baccone Caserma Murgia Laghetto d’ Umbra

Ritorno a sosta Baccone

 

A V V E R T E N Z E

a) I tempi di percorrenza sono calcolati in eccesso.

b) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche.

c) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.

d) I partecipanti sollevano i Direttori e la Sezione da qualsivoglia responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuti alla propria personale imperizia o alla mancata osservanza delle regole dell’andare in montagna.

 

DESCRIZIONE ITINERARIO

Il percorso stradale, di km 88, prevede SS 89 per Manfredonia sino al bivio per San Giovanni Rotondo, poi da San Giovanni Rotondo SS 272 verso Monte Sant’Angelo, bivio per la Foresta Umbra SP 144 e proseguire fino alla prima area di sosta in Foresta, denominata Baccone. Percorso ad anello dall’area di sosta Baccone, su strada sterrata chiusa da un cancello apribile, si cammina per km 1,5 fino al bivio che conduce con leggera salita alla Caserma Murgia, si prosegue al Laghetto d’Umbra. Ritorno su un tratto di sentiero già percorso fino al bivio per Falascone, con leggera discesa fino alle auto.

 

Baccone – Caserma murgia – Laghetto d’Umbra Parco Nazionale del Gargano Forest Bath nelle Faggete della Foresta Umbra a Primavera

Il percorso stradale, di km 88, prevede SS 89 per Manfredonia sino al bivio per San Giovanni Rotondo, quindi strada 45 bis fino a san Giovanni Rotondo, poi SS 272 verso Monte Sant’Angelo , bivio per la Foresta Umbra SP 144, proseguire fino alla prima Area di sosta in Foresta, denominata Baccone. Per questo bagno di Foresta nella stagione primaverile, in modo da poter ammirare le fioriture delle orchidee spontanee, del genere Epipactis microphylla, che vegeta nel sottobosco delle faggete, dall'area di Sosta Baccone, lungo il verdissimo sentiero che si snoda su una strada sterrata chiusa da un cancello apribile, si cammina per 1,5 km fino al bivio, in leggera salita, a Caserma Murgia e poi al Laghetto d'Umbra. Il percorso è quasi tutto pianeggiante e si svolge all’interno delle architetture vegetali imponenti delle faggete d’Umbra seguendo la segnaletica curata dall’amministrazione forestale. Si incontrano inoltre esemplari secolari di Tasso, di Carpino bianco, di Acero montano, mentre nel sottobosco arbusti di Agrifoglio, e pungitopo, insieme ad esemplari pregiati di Peonia mascula e di Orchis maculata.

Tra la fauna, se ci si muove con delicatezza ed in silenzio, senza arrecare disturbo agli abitanti della Foresta, visto che siamo ospiti, è possibile avvistare il capriolo ed il gatto selvatico.

Dopo un breve percorso in salita, 1,5 km, giungiamo a Caserma Murgia, un edificio forestale nati per accogliere la vigilanza dei guardaboschi e talvolta dei lavoratori della foresta. La caratteristica predominante di Caserma Murgia è la sua costruzione, in quanto è stata edificata su un dosso roccioso e presenta un piano inferiore che sembra modellato sulla roccia. In questo piano erano collocate le stalle per i cavalli e alcuni locali di servizio. Una scalinata porta al piano superiore destinato agli alloggi e provvisti di una piccola terrazza dalla quale è possibile ammirare il panorama offerto dal mondo vegetale, protagonista assoluto. La caserma si presenta in buono stato di conservazione e si raggiunge attraverso piste forestali in terra battuta, ad ovest della riserva naturale di Falascone, famosa per la presenza di Tassi e Faggi vetusti.

Proseguendo per il sentiero, ben segnato, giungiamo al delizioso Laghetto d’Umbra, un “cutino” formatosi in una depressione naturale del terreno che, all’inizio della primavera, dopo le piogge invernali, straripa ed allaga l’intera depressione. L’Area è frequentata da gruppi di cinghiali e varie specie di anfibi. L’immersione primaverile nella Foresta Umbra è un toccasana per chiunque, in particolare per chi vive in aree metropolitane, in cui colori, suoni e profumi della natura sono spesso solo un lontano ricordo. Negli ultimi decenni, difatti, sono stati progettati in Europa dei “giardini curativi” (“healing gardens”), cioè aree verdi pensate e realizzate per indurre uno stato di benessere psico-fisico nei visitatori attraverso una stimolazione benefica dei cinque sensi: profumi, colori, suoni, col duplice risultato di riqualificare, allo stesso tempo, parti di territorio trascurate.

La Foresta Umbra, con le sue faggete vetuste, patrimonio UNESCO, ed i suoi 15 mila ettari di estensione, è la candidata d’elezione per la realizzazione del bagno di foresta, per risanare un rapporto millenario tra l’essere umano e la Natura, interrotto da due secoli di urbanizzazione selvaggia e di industrializzazione forzata. La pratica guidata include la camminata consapevole, l’ascolto dei suoni di un bosco, il respirarne i profumi e gli oli essenziali rilasciati dagli alberi (Composti organici Volatili, i noti terpeni), l’osservare la luce e le sfumature dei colori. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’applicazione di questo protocollo sia correlato alla diminuzione della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, e dei livelli di cortisolo (ormone dello stress). Allo stesso tempo è stato appurato come la Forest Therapy permetta di riequilibrare il sistema nervoso autonomo, di migliorare l’umore e di rinforzare il sistema immunitario. Godiamoci quindi questa immersione primaverile nella foresta Umbra, nella consapevolezza di trovarci in uno scenario di straordinario valore e bellezza, ed apprezziamone gli effetti benefici sul sistema cardiocircolatorio, endocrino, immunitario e come efficace, nonché piacevole, anti stress.

Annamaria Eleonora Lorusso, ORTAM CAI Foggia