Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Domenica 20 novenbre 2022 - Sentiero Italia “Sulle tracce di Federico II”

Altopiano delle Murge – Parco Rurale dell’Alta Murgia – Castel del Monte

 

Difficoltà:

  T
Dislivello :   S: 250 m D: 250 m
Durata :   A: h 4:30 R: h 3:30
Sviluppo totale del percorso:   13 km S: 5 km D: 5 km
Pranzo:   a sacco

Mezzo di trasporto :

  Pullman o Mezzi propri

Colazione:

  a sacco

Equipaggiamento:

 

scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (consigliati).

Tempi di percorrenza stradale: circa 60 minuti partendo da Foggia (andata). Auto proprie
Percorso in auto: 60 km (andata)

 

Località di partenza

Domenica 20 novembre 2022 incontro presso Bosco Finizio alle h. 9:00 all’incrocio per San Magno Km 21 della S.S. 234. Tutte le sezioni organizzano partenze individuali in modo da essere tutti alle ore 9:00a Bosco Finizio

l’escursione è riservata prioritariamente ai soci CAI – iscrizione non soci € 12,00

 

Ora incontro : ore 9.00

 

Segnaletica parziale in corso di completamento da parte del: Club Alpino Italiano – Sezione di Bari

 

Natura del Percorso:

bosco, spazi aperti, esempi di architettura rurale

 

Referenti:

Presidente CAI Bari Gennaro Minerva 3391165799

Presidente CAI Foggia Caterina Forcella 3471760766

Presidente CAI Grottaglie Nunzio My 3473251726

Reggente CAI Lecce Francesco Vigner i3394753447

 

A cura della Commissione Escursionismo CAI Puglia

 

DESCRIZIONE ITINERARIO:

Lasciate le auto all’ingresso del Bosco Finizio, si attraversa la pineta impiantata negli anni 80, un’area di circa 235 ettari, caratterizzata da larghi sentieri e vegetazione bassa e spontanea, seguendo la carrareccia dell’Acquedotto Pugliese. Uscendo si costeggiano campi, pascoli murgiani contornati da muretti a secco, dichiarati patrimonio dell’umanità, casette di pietra dette “casaredde”, piccoli rifugi dei pastori transumanti e masserie fortificate, circondate da imponenti mura con sulla sommità le chianche “taglia lupo”.

Tutte queste costruzioni, rigorosamente innalzate con la tecnica a secco, rappresentano importanti esempi di architettura rurale, come l’antica Masseria Finizio Tannoia, un bell’esempio di sistema integrato formato dalla residenza fortificata, a due piani, dai depositi e dalle stalle ospitati nei grandi trulli e nell’edificio a capanna. Incuneati nel bosco troviamo i ruderi di un’altra grande masseria di campo, con uno jazzo adiacente e una cisterna per l’acqua.

Sull’itinerario è visibile la Masseria Sei Carri.

Il ‘carro’ era una tradizionale unità di misura della superficie agraria, oggi non più in uso, ma persistente nei toponimi. Il luogo è un notevole esempio di pseudo steppa murgiana. Si prosegue fino alle pendici della collina sulla quale campeggia Castel del Monte, l’unico castello federiciano ancora intatto e con ripida salita si giunge al suo cospetto. Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo fatta costruire dall'imperatore del Sacro Romano ImperoFederico II nell'altopiano delle Murge occidentali in Puglia 540 metri s.l.m.

Nel 1996 è stato inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La perfezione euclidea delle forme, la sua prepotente bellezza, la posizione isolata e dominante, le bianche mura che svettano sul tappeto verde del bosco, fanno di Castel del Monte una meta ‘leggendaria’. Questo monumento del genio imperiale di Federico II di Svevia può essere meglio compreso se messo in relazione con il paesaggio agrario che lo circonda. Un fitto reticolo di masserie, jazzi, trulli e cisterne circonda il castello e illustra visivamente le interrelazioni economiche tra il contado e il centro del potere del Castello sul Monte. L'origine della costruzione si colloca nel 1240 e la destinazione non è mai stata chiara. L'edificio è a piantaottagonale e ad ogni spigolo si innesta una torretta a sua volta ottagonale. Il portale di ingresso principale si apre sulla parete della struttura ottagonale orientata approssimativamente ad est, di fronte al punto in cui sorge il sole in coincidenza degli equinozi di primavera e d'autunno. A causa dei forti simbolismi di cui è intrisa, è stato ipotizzato che la costruzione potesse essere una sorta di tempio, o forse un santuario del sapere, in cui dedicarsi indisturbati allo studio delle scienze.

In ogni caso si rivela come un'opera architettonica grandiosa, sintesi di raffinate conoscenze matematiche, geometriche ed astronomiche. L'ottagono su cui è basata la pianta del complesso e dei suoi elementi è una forma geometrica fortemente simbolica: si tratta della figura intermedia tra il quadrato, simbolo della terra, e il cerchio, che rappresenta l'infinità del cielo, e quindi segnerebbe il passaggio dell'uno all'altro. Si fa ritorno per la stessa strada.

 

CARTOGRAFIA

 

A cura della Commissione Escursionismo e Commissione Tutela Ambiente Montano CAI Puglia

 

 

  Scheda Tecnica