Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
 

 

Domenica 9 Giugno 2024 - Ciclo - escursione

ANELLO DEL LAGO DI OCCHITO

 

Difficoltà:

 

MC/ MC

La doppia sigla MC/ MC si riferisce alla “scala delle difficoltà del percorso Ciclo-escursionismo CAI e indica, rispettivamente, la difficoltà in salita/discesa. In questo caso per ciclo-escursionisti di capacità tecnica MEDIA DIFFICOLTA’

Dislivello:   m. 975
Lunghezza:   km 56 circa (percorso ad anello)
Max altitudine:   m. 418
Durata:   5,00 ore (escluso soste)
Ritrovo:  

ore 7:45 presso AGRITURISMO OCCHITO – MACCHIA VAL FORTORE

Inizio escursione:  

ore 8.00

N.B. E’ obbligatorio l’uso del casco che va indossato e tenuto allacciato per tutta la durata dell’escursione.

 
Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla sede CAI ogni venerdì dalle ore 20.00 alle ore 21.00, telefonare allo stesso orario allo 347/5654232 oppure consultare il ns. sito www.caifoggia.it
 

Iscrizione:

Modalità e costi: non soci €13 ,00, previa iscrizione effettuata obbligatoriamente entro il venerdì antecedente all’escursione via email a segreteria@caifoggia.it o recandosi presso la sede CAI di Via G. Imperiale n. 50 (aperta il venerdì sere dalle ore 20.00 alle ore 21.00). I non soci CAI possono iscriversi all’escursione recandosi in sede.

Per info Tonio al 360 8316 22 / Marco 3476039822

 

NOTE:

Si raccomanda di indossare abbigliamento tecnico idoneo al tipo di attività, alle previsioni meteo ed all'ambiente in cui ci si troverà e di avere con sé sufficienti scorte di acqua e cibo. È necessario disporre della dotazione minima per ovviare a piccoli inconvenienti meccanici (camera d’aria, pompa, chiave multi uso ecc). È indispensabile una preventiva verifica meccanica e messa a punto della bici.

 

Direttori Cai Foggia:

AC / Tonio Mansueto e AC / Marco Russo


INDICAZIONI TECNICHE

RIFERIMENTO PARTENZA:

- coordinate: Il sentiero si sviluppa su sterrato con fondo compatto con saliscendi dolci fino al primo cancello dove si esce a sx per percorrere il lungo muro di sbarramento. Si accede poi al 2^ cancello dove si preannuncia il passaggio al consorzio di bonifica. In questo punto ci si può rifornire di acqua proseguendo verso ovest Masseria del Lupo. Siamo nel versante molisano nella zona del cigno in presenza di pareti di arenaria. Qui il sentiero presenta alcuni tratti sabbiosi che richiedono buone capacità. Al Km. 14,4 si piega tutto a dx per un sentiero in salita di circa m.600 impegnativo con gli ultimi 100 m a portage ci conduce sul punto più alto del giro, a quota 416 prima di aver attraversato un agglomerato di case e un ultimo tratto in salita cementato con cui ci si interseca sulla SP… asfaltata da cui scenderemo per km 3,3 sul fondovalle collegandoci su versante pugliese sulla S.S. 645 fino a raggiungere la S.P.1 NEVIERA DI MOTTA.percorsi m 150 si imboccai in curva un nuovo sentiero nel bosco.Siamo nelle vicinanze di Colle della valva. Qui possiamo fare il primo rifornimento d’acqua se avremo tempo, ci piacerebbe mostrarvi una meraviglia.

 

ASPETTI CULTURALI

La zona è interessante perché posta al confine tra due regioni, la Puglia e il Molise, appartenente geologicamente al settore della fossa bradanica, composta in parte di depositi detritici e alluvionali dai dolci rilievi collinari. Dal lato molisano il panorama si estende fino al Colle della Valva (insediamento primitivo dell’antica Celenza Valfortore) che la storiografia vuole fondata da Diomede, avamposto strategico tra le valli della Catola, del Tappino e del Fortore.

La diga di Occhito, tra le più grandi d’Italia, costruita tra il 1958 ed il 1966 sul corso del fiume Fortore, ha dato origine al più esteso lago artificiale della Puglia. Oggi il lago costituisce un sito di notevole rilevanza naturalistica e conservazionistica e per tali valenze è stato riconosciuto come Sito d’importanza comunitario (SIC “Valle Fortore Lago di Occhito” IT9110002). Rigogliosi boschi di Pioppi e Salici sono sorti nell’ansa meridionale, dove il fiume Fortore ferma la sua corsa alimentando il lago: un luogo suggestivo anche in inverno, quando il livello dell’acqua sale formando un bosco allagato. Proseguendo verso la diga le sponde del lago sono ricoperte prevalentemente da pinete, frutto di rimboschimenti realizzati nel dopoguerra per dare una limitazione alle migrazioni della popolazione. Verso la fine del percorso, in prossimità della diga, la pineta viene sostituita da boschetti di roverella e macchia mediterranea.

Descrizione percorso
 
Scheda Tecnica