Monte Saraceno è ricco di storia. In evidenza i ruderi delle caserme e degli insediamenti militari antecedenti alla prima guerra mondiale e più nascosta, una necropoli con un insediamento risalente al VII/X sec. a.C. In questa necropoli sono state individuate oltre 500 tombe. Hanno pianta rettangolare o trapezoidale, sono scavate nella roccia calcarea e hanno la forma di una borsa o di un utero femminile. La salma del defunto veniva sepolta rannicchiata, come all’interno di un grembo materno. Oggi le tombe sembrano quasi delle piccole grotte, ma in origine erano arricchite di teste, stele, scudi. Anche i corredi erano molto ricchi con vasi dauni, fibule illiriche, oggetti in ambra e in pasta di vetro. La presenza nei corredi funebri di materiali come ambra, avorio, oro dimostra che i Dauni commerciavano con i Balcani, con i popoli dell’entroterra dell’Appennino ma anche delle sponde più lontane del Mediterraneo. L’antico abitato: non molto distante dalla necropoli, negli anni sessanta del secolo scorso, è stato rinvenuto anche l’abitato con un fossato difensivo, sovrastato da una muraglia alta quasi 6 metri, che separava il villaggio dalla necropoli. All’interno del villaggio, visono tracce delle abitazioni: delle capanne a tipo sub-circolare o a ferro di cavallo costruite in legno e pelli. Intorno al VII secolo a.C. altri centri si svilupparono nella zona di Monte Saraceno e quest’area fu abbandonata dai Dauni intorno al IV secolo a.C. All’estremità del Monte, s’intravede la millenaria via sacra dei Dauni che scende verso mare. Il Museo Archeologico Nazionale di Mattinata “Matteo Sansone”, allestito negli ambienti dell’ex Museo Civico, ospita la collezione archeologica donata dalla famiglia Sansone allo Stato italiano nel 2022. La collezione è composta da circa 2.500 manufatti ceramici, metallici, litici, numismatici, provenienti in massima parte dalla provincia di Foggia, in particolare dal Gargano e dall’area della piana del Tavoliere, che rimandano soprattutto alla locale cultura dei Dauni: - la sezione 1, “La collezione e il territorio della Daunia” è dedicata al sito di Monte Saraceno, contesto fortemente identitario per il territorio da cui provengono alcuni materiali della collezione, tra cui i cosiddetti scudi litici con sostegno a colonnetta usati come segnacoli funerari delle tombe; - la sezione 2 è dedicata a “Le stele Daunie”, che riproducono schematicamente il defunto con la sua veste funeraria; - la sezione 3 “La Daunia e l’Adriatico”, racconta attraverso i reperti della collezione i rapporti che i Dauni; - la sezione 4 “La produzione ceramica in Daunia”, comprende una ricchissima raccolta di ceramica geometrica daunia; - la sezione 5 “La Daunia nell’età ellenistica”, sono raccontati i cambiamenti della società daunia dal IV al III a.C.; - la sezione 6, “La Daunia in età Romana”, con reperti provenienti dalla villa romana di Agnuli (Mattinata). |
Si va in discesa dal centro di Mattinata, si arriva al benzinaio Piemontese e si imbocca una strada asfaltata che serpeggiando tra olivi e aranci porta all’attacco di un’antica mulattiera. Questo sentiero sale su roccia, tra muretti a secco, delimitanti proprietà private, panorami bellissimi su Mattinata e la costa del Gargano, passando per la Porta Daunia, ingresso all’antico abitato e alla necropoli. Si attraversa questo incredibile sito archeologico, un museo all’aria aperta, sospeso tra cielo e mare. Il sentiero diventa difficile nell’attraversamento delle tre cime con un percorso che richiede attenzione ed equilibrio, facile il ritorno in discesa passando nuovamente attraverso la Porta Daunia. Visitato l’abitato antico si lascerà il sentiero per esplorare tutta la cresta della montagna e le tre cime che caratterizzano questo monte chiamate rispettivamente U Signale (abitato e necropoli), Sellino di Cavola, Spinelli (a nord), fino al bivio con la SS 89, si tornerà un tratto indietro sulla strada sterrata di Monte Saraceno e si imboccherà il sentiero degli antichi dauni passando per la Porta Daunia. Si continua a scendere nuovamente verso il benzinaio Piemontese e si risale quindi verso il centro di Mattinata, fino ad arrivare al Museo Archeologico Nazionale “Matteo Sansone” (apertura straordinaria per la ns visita alle ore 14.30). Occorre portare € 6,00 per l’ingresso al Museo. Finita la visita di circa un’ora si ritornerà alle automobili.
(il percorso originale è stato modificato a causa di una chiusura del percorso del sentiero a mare)
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