Club Alpino Italiano - Sezione di FOGGIA
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Domenica 30 marzo 2025 - MONTESACRO

Parco Regionale del Gargano - Intersezionale CAI Melfi

Direttori: Caterina Forcella 347.1760766 - Roberto Lavanna 338.4768024

 

Iscrizioni per l’escursione:

venerdì 28 marzo dalle ore 20.00 alle 21.00, non si accetteranno iscrizioni fatte tramite terze persone.

per i non soci: assicurazione obbligatoria pari a € 9,00

 

AVVERTENZE SUL PERCORSO:

il percorso si sviluppa in parte su terreno roccioso e con folta vegetazione si richiede esperienza e buon allenamento!

Quota massima: 874 metri (Monte Sacro)
Dislivello: 450 m. circa
Durata A/R: 5 ore (escluso soste)

Difficoltà: E (escursionisti)

Lunghezza: 12,00 km
Tempi di percorrenza stradale: 75 minuti Viaggio di trasferimento con auto proprie.
Colazione : a sacco

Attrezzatura necessaria:

scarponcini da trekking (obbligatori), abbigliamento a strati da montagna, giacca a vento, bastoncini da trekking (fortemente consigliati).

Acqua: si consiglia di portare almeno 1,0 litri: non è possibile rifornirsi lungo il percorso.

 
Appuntamento: ore 8.00 di fronte al Caffè dell’Alba – Partenza: ore 8.10

 

Come raggiungere il luogo di inizio percorso:

da Foggia SS 89 per 57 km fino a Mattinata; qui sosta al benzinaio Piemontese per l’incontro con il CAI Melfi; si prosegue poi ancora sulla SS 89 Mattinata Vieste (Vieste interna) in direzione Vieste per circa 4,0 km fino all’altezza di uno svincolo sulla sinistra (indicazioni per Monte Sacro); si gira al bivio a sinistra e si prosegue ancora in salita per circa 5,5 km fino a quando la strada incrocerà il bivio per località Tagliata qui ci si inoltrerà sulla strada che sale le pendici di Monte Sacro e scende fino al laghetto di Tagliata dove si lasceranno le automobili.

 

DESCRIZIONE DEL TERRITORIO:

Monte Sacro è la vetta più alta del Gargano orientale a nord di Mattinata, si eleva sino a 874 metri sul livello del mare, un affaccio appena al di qua della Foresta Umbra. Il promontorio è costituito da calcare, appartenente al cretaceo e all'eocene, con tracce di tufo miocenico e pliocenico, ricco di argilla, per cui le rocce sono di colore variabile dal grigio rossastro al rosso oscuro. Il paesaggio è caratterizzato da querce, rimboschimenti di pino nero, olmi e cipressi e nelle esposizioni più fresche anche carpino nero e roverella. La pendice Sud-Est del rilievo è ricoperta per circa metà da un ceduo di leccio, l'orniello e l'Erica arborea. Il leccio, in linguaggio botanico Quercus Ilex, è tipico della macchia mediterranea, cresce dal livello del mare fino agli 800-900 metri di altitudine, sono qui presenti tracce delle antiche foreste sempreverdi del Gargano e della Puglia, risparmiate dai tagli indiscriminati. La superficie boschiva si è notevolmente contratta e degradata dal continuo pascolo e dagli incendi. Il complesso abbaziale sulla cima della montagna - che visiteremo -, comprendeva fabbriche, magazzini, il battistero, il chiostro, la chiesa e il nartece. Diviso in tre vani quadrati da arcate a tutto sesto, sostenute da colonne con capitelli a foglie d'acanto, rosette e altri motivi floreali, il nartece è oggi l'ambiente meglio conservato. Una delle semicolonne addossate alla parete presenta un capitello raffigurante tre aquile ad ali spiegate, i cui artigli trattengono due serpenti dalle teste di drago con le fauci aperte, nel tentativo di addentare delle colombe. Il nartece inoltre presenta ancora su una parete lacerti di affresco, raffiguranti una Madonna con Bambino e due santi benedettini. L'impostazione delle arcate lascia presupporre una copertura con volta a crociera. Nel primo e nel secondo ambiente del nartece sono presenti le porte d'accesso alle navate della chiesa basilicale romanica. Sono ancora visibili basamenti delle tre navate della chiesa, della torre campanaria, lembi della pavimentazione del chiostro, le arcate del refettorio e i muri perimetrali.

 

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Si tratta di un percorso ad anello che consente di effettuare un periplo intorno al rilievo isolato di Monte Sacro. Le macchine saranno lasciate presso il laghetto di Tagliata quindi si camminerà fino alla Piscina della Signora sul versante nord di Monte Sacro, percorrendo la parte iniziale del Piano di San Martino (strada ora asfaltata nel primo tratto), quindi si gira a sinistra verso sud e dopo circa 1 km si lascia la stradina e si imbocca il sentiero dei pellegrini per Monte Sant’Angelo. Un itinerario con numerosi saliscendi, fra muri a secco, masserie, ruderi, grandi alberi isolati, doline fino al sentiero che sale diretto all’Abbazia. Il ritorno prevede il sentiero che costeggia la cima di Monte Sacro e scende sulla strada che si sviluppa in rapida discesa fino a raggiungere il fondo della parte iniziale di Valle della Vecchia in località Parco Orefice quindi si ritorna a Tagliata.

 

AVVERTENZE

• I direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l'itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche.

• Gli accompagnatori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.

 

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