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Scheda Tecnica |
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Difficoltà: |
E | |
Dislivello totale: |
650 mt. circa | |
Durata A/R: | 4h circa (escluso soste) | |
Sviluppo totale del percorso: | 9,00 km circa (percorso ad anello) | |
Colazione ed acqua: | da portare | |
Equipaggiamento: | Scarponcini da trekking (obbligatori), zaino, giacca a vento, abbigliamento a strati da montagna, guanti, berretto e ghette (andremo oltre i 2000 metri e potremmo trovare lingue di neve) - Bastoncini da trekking (decisamente consigliati). |
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Inoltre si precisa che il percorso è quasi totalmente scoperto e privo di ombra per cui si raccomanda di portare copricapo per il sole, occhiali da sole, crema solare e acqua necessaria (non ci sono fonti lungo il percorso). | ||
Direttori Cai Foggia: Ester Guida AE (346.1769210) – Emanuele Ciuffreda - Samuele Romano | ||
Viaggio di trasferimento con auto proprie: distanza da Foggia 135 km, tempo di percorrenza 2 ore circa | ||
Appuntamento: | ore 7,00 davanti Liceo Scientifico "A. Volta" - Partenza: ore 7,10 (si prega di essere puntuali!) Rientro: nel pomeriggio |
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Iscrizione e quota spese: | Iscrizione obbligatoria entro e non oltre Venerdì 4 giugno 2021. L’escursione è riservata a n. 20 persone. I soci CAI hanno diritto di precedenza. Qualora ci fossero posti liberi, i non-soci potranno partecipare, con il pagamento obbligatorio della copertura assicurativa pari a €. 8,00. |
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Condizioni fisiche: |
Si richiede ottima preparazione fisica, un buon rapporto con l'esposizione al vuoto e all'altezza, resistenza e senso di responsabilità a ciascuno dei partecipanti. |
Scheda Tecnica | ||
Autocertificazione | ||
Note operative |
AVVERTENZE | |
I partecipanti saranno accettati se forniti di tutti i dispositivi di sicurezza e dovranno rispettare tra loro le distanze raccomandate. Obbligatoria la prenotazione e la sottoscrizione del Modello di Autocertificazione richiesto per l’emergenza Covid 19. (vedi all. note operative partecipanti). |
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Inquadramento geologico Il Matese rappresenta uno dei più importanti gruppi montuosi dell'Appennino Centrale soprattutto per il suo valore naturalistico e biogeografico, la dorsale nord-orientale dei monti del Matese rappresenta lo spartiacque campanomolisano. Costituito da successioni di calcari e calcari dolomitici fossiliferi dello spessore di oltre 3000 mt., si erge da un basamento e, in sommità, si divide in due dorsali, separate da un solco centrale con pianori e conche carsiche; la dorsale più importante è quella Nord-orientale che presenta anche le vette più elevate, Monte Miletto 2050 m, La Gallinola 1923 m ed il Mutria 1823 m. Ben evidente è il paesaggio carsico con doline, voragini, grotte, inghiottitoi, e legata a questo fenomeno è la complessità idrologica sotterranea del Matese, corsi d'acqua che si inabissano e ricompaiono in superficie, torrenti che si formano dai numerosi stillicidi provenienti dalle fratture delle rocce, corsi d'acqua che si sono autosepolti nella massa calcareo-dolomitica durante le varie fasi dei movimenti tettonici. Il versante molisano riceve una maggiore quantità di precipitazione e ciò è determinato sia dalla pendenza degli strati rocciosi verso Est, sia perché la zona orientale del Matese è sottovento, pertanto, le masse d'aria tirreniche, dopo aver superato la cresta del Massiccio, condensano il vapore acqueo, scaricando precipitazioni più abbondanti sul versante molisano. Le acque assorbite e filtrate dalla roccia calcarea, riaffiorano poi ai piedi del massiccio a contatto con lo strato argilloso. Possiamo distinguere importanti bacini imbriferi: il Biferno, il Quirino, il Tammaro, il Callora, il Lorda, il Lete, il Sassinoro, l'Acqua Calda, che unitamente ai fenomeni carsici caratterizzano l'area, fra le più rilevanti dell'intero Appennino sotto il profilo delle risorse idrogeologiche. DESCRIZIONE ITINERARIO |
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Partenza dal pianoro di Campitello Matese (1458 m), salendo dall’impianto sciistico di risalita San Nicola, si segue il sentiero che costeggia la parete rocciosa dove è sita la Grotta delle Ciaole e si imbocca in direzione ovest il sentiero che porta a Roccamandolfi. Si continua salire in direzione sud fino ad incontrare uno stazzo (detto “Stazzo delle Pecore”). Proseguendo in direzione sud si raggiunge la cima di Monte Miletto (2050 m). Per l’itinerario del ritorno si segue il sentiero direzione est, e poi verso sud-est tenendo Colle del Monaco a sud. Si aggira Colle del Caprio e continuando a scendere verso nord-est si arriva a Capo d’acqua e quindi al pianoro di Campitello Matese. Dal Monte Miletto la vista panoramica è splendida sul lago del Matese e sui laghi di Gallo e Letino. Nelle giornate particolarmente limpide lo sguardo arriva fino al Tirreno ed al Vesuvio. |
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Cartografia | |